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Diabolik

1 marzo 2009

Copertina, di Brenno Fiumali, per la ristampa del primo numero di Diabolik delle sorelle Giussani, Astorina, 1963. Quasi uguale a quella del vero n. 1 del 1962, ma con la differenza del fondo giallo

Copertina, di Brenno Fiumali, per la ristampa del primo numero di Diabolik delle sorelle Giussani, Astorina, 1963. Quasi uguale a quella del vero n. 1 del 1962, ma con la differenza del fondo giallo

Alter ego sconosciuto
Creato da
Editore Astorina
Apparizione 1 novembre 1962
1ª app. in Diabolik n. 1
Stato attuale attivo
Abilità
  • fisico atletico
  • inventore di maschere riproducenti il volto umano e di altri marchingegni fantastici
  • abile nel lancio del pugnale
  • abile simulatore e imitatore
  • esperto nelle arti marziali
  • pilota eccezionale
  • esperto di motori e di elettronica
Parenti
Testi
Editore Astorina
1ª edizione 1 novembre 1962
Periodicità mensile
Albi 723 (in corso)
Formato 11,5 cm × 17 cm
Rilegatura brossurato
Collana 1ª ed. it. Diabolik
Genere Letteratura gialla
Astorina

Diabolik è un personaggio dei fumetti creato da Angela e Luciana Giussani nel 1962, pubblicato dalla Astorina.

Nasce da un’idea di Angela Giussani, idea che nasce vedendo tutti i giorni dei pendolari (lei abitava nelle vicinanze della Stazione di Milano Cadorna); pensa così di realizzare un fumetto con un formato che si potesse facilmente leggere aspettando il treno e poi in viaggio, per riporlo infine comodamente in tasca. Per capire i gusti dei suoi potenziali clienti, Angela fece un’indagine di mercato da cui scaturì che molti in viaggio leggevano romanzi gialli, anche se tradizione vuole che l’intuizione le arrivò per caso grazie a un libro trovato abbandonato in treno, un romanzo di Fantomas. Nasce il “formato Diabolik” (12 x 17 cm), poi ripreso da molte altre pubblicazioni del genere. Il formato tascabile contribuirà all’inimmaginabile successo nel tempo del personaggio Diabolik.

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Il personaggio

Il primo numero, uscito il 1º novembre 1962 portava il titolo Il re del terrore. Diabolik è un ladro spietato e quasi sempre vincente. Fidanzato inizialmente con Elisabeth Gay, nel terzo numero della serie incontra la bellissima Eva Kant, che diventerà la sua compagna di vita; il loro costante scopo è rubare denaro e gioielli. Non si fanno scrupoli morali, in quanto spesso le vittime sono ricche famiglie, banche o altri personaggi criminalmente arricchiti. Agiscono sempre con estrema sicurezza e freddezza. Il ricavato serve per vivere una vita agiata e per finanziare i nuovi e sofisticati metodi per le future rapine, spesso tecnologicamente al limite dell’irreale ma di grande impatto emotivo.

L’incontro di Diabolik con Eva ammorbidirà nei successivi numeri il carattere, pur sempre forte, del “re del terrore”, il quale da spietato e crudele ladro assassino diventerà un personaggio via via più umano, contraddistinto da un suo particolare senso morale. Questo anche naturalmente per assecondare il favore del pubblico del fumetto col trascorrere degli anni. Eva Kant, cosa molto particolare per un fumetto nato negli anni sessanta, diviene via via meno sottomessa al partner, e il suo aiuto si rivela indispensabile e apprezzato per il protagonista. Quanto alle origini del personaggio, su di esse fa una qualche luce il n. 5 (107) del 1968, il celebre Diabolik, chi sei?: unico sopravvissuto di un naufragio, giunse in fasce su un’isola fuori delle normali rotte, fu allevato dagli uomini del malvivente King e da loro apprese le più svariate tecniche criminali. Diventato adulto, uccise King e fuggì dall’isola con il tesoro della banda, adottando il nome di una feroce pantera nera a cui King lo aveva paragonato.

Inizia la sua carriera in oriente, nel Deccan. Qui viene salvato da un contrabbandiere di nome Ronin ed entra a far parte della scuola di quest’ultimo, dove gli vengono insegnate numerose tecniche che in seguito faranno parte della sua attività, come i mille trucchi che utilizza per seminare i nemici, il lancio del pugnale e le arti marziali. Inoltre, in questa scuola adotterà la famosa calzamaglia nera. Poco tempo dopo la scuola viene distrutta e tutti gli allievi e i maestri, compreso Ronin, vengono uccisi da Walter Dorian, un criminale di Clerville sosia di Diabolik. Diabolik, unico sopravvissuto, lo ucciderà, in apparenza, e s’impossesserà della sua Jaguar e di tutte le sue proprietà, assumendo l’identità di Walter Dorian.

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La mitica Jaguar di Diabolik

Sempre in Oriente avvenne il primo incontro tra lui e Ginko. L’ispettore, sulle tracce di trafficanti di droga, avrà il primo faccia a faccia col criminale e in quel momento inizierà la loro eterna sfida. Poco tempo dopo, Ginko lo catturò, senza sapere che il criminale indossava una delle sue maschere. Diabolik fuggì subito dopo.

Il primo colpo, raccontato nel primo episodio della serie, Il re del terrore, vede come vittime la famiglia Garian. Con un abile gioco di maschere e intrighi, Diabolik, alias Walter Dorian, rovina l’intera nobile casata. Farà la prima apparizione Gustavo Garian, che nei primi numeri sarà una sorta di assistente di Ginko. Nel primo numero facciamo anche la conoscenza di Elisabeth Gay, la prima ragazza di Diabolik, bella ma molto ingenua, che crede che il suo amante sia un ricco uomo d’affari. Sarà Elisabeth a scoprire la vera identità di “Walter” e a denunciarlo nel terzo numero, L’arresto di Diabolik. Sempre nel terzo numero fa la sua prima apparizione Eva, che, dopo la denuncia di Elisabeth, salva il ladro dalla ghigliottina, facendo giustiziare un suo fastidioso pretendente.

L’eterna sfida con Ginko

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Per approfondire, vedi la voce Ginko.

Il duo romantico e criminale è in lotta perenne con l’ispettore Ginko, e anche se a volte costui riesce a catturarli, essi riescono sempre a farla franca grazie a ingegnosi trucchi e straordinarie fughe spesso a bordo della famosa Jaguar E-Type, o evasioni che si svolgono anche grazie alle famose maschere, così perfette da ingannare chiunque; con tali maschere Diabolik ed Eva Kant riescono ad assumere le sembianze più disparate. Diabolik, Eva Kant e l’ispettore Ginko formano un triangolo di personaggi indissolubile: non esisterebbe Diabolik senza Ginko, il suo alter-ego più pericoloso, non esisterebbe Ginko senza un così temibile criminale e soprattutto non ci sarebbe Diabolik senza Eva, di cui è follemente innamorato e ricambiato in uguale misura. Anche Ginko, comunque, ha una compagna: la nobildonna Altea di Vallenberg.

Clerville

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Clerville è la capitale dell’omonimo stato fittizio in cui Diabolik compie le sue attività criminali. Nei primi numeri della serie, il personaggio agiva a Marsiglia, poi gli autori decisero di inventare una città nuova, per evitare continue documentazioni sulla città.

Si sa che Clerville è un paese europeo visto che nel 2002 adotta l’euro come moneta. La moneta precedente non è mai stata nominata, ma aveva la stessa valenza della lira italiana.

Lo stato di Clerville comprende anche altre città, apparse sempre negli albi come Ghenf, la seconda città più importante dello stato di Clerville: situata sul mare (Clerville invece è nell’interno, attraversata da un fiume), covo di bande malavitose.

La maggior parte degli abitanti di Clerville è composta da nobili decadenti e ricconi, gli obiettivi del Re del terrore. Nel microcosmo diaboliko i cognomi sono tutti in lingue, mentre i nomi propri sono italiani. Forse per evitare casi di omonimia.

A Clerville non c’è riccone che non si sia arricchito illegalmente e che non sfrutti delle attività di copertura. Questi sono gli obiettivi di Diabolik, ma non perché è un giustiziere e vuole fare Robin Hood: coloro che si sono arricchiti in modo illegale sono più facoltosi e tengono i frutti delle loro attività in casa e non in banca. Non mancano, comunque, numerosi episodi in cui la vittima dell’assassino dai 1000 volti è un onesto e tranquillo nobile che vive in una di quelle numerosissime ville che si possono ammirare nelle colline appena fuori Clerville.

Non c’è solo la “città-megalopoli” di Clerville a far da sfondo alle avventure di Diabolik, Eva e Ginko: in tutti gli oltre settecento episodi, i lettori si sono trovati immersi in diverse altre cittadine e paesini, come ad esempio Clemon, piccolo villaggio sulla costa abitato da pescatori con le stradine in acciottolato e il porticciolo (“Agguato sul fondo” 1968); Colleverde è invece il luogo in cui vive la tenera Bettina (“Angoscia” 1966), mentre Montvert è il nome di un paese sulle colline di Clerville.

Nel novembre 2005, la casa editrice Astorina ha pubblicato la Guida turistica di Clerville, un volume che contiene la mappa intera dello stato e della sua capitale, con tutti i riferimenti agli oltre settecento episodi del Re del Terrore.

Il successo di Diabolik

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Le avventure inedite di Diabolik vengono pubblicate ancora oggi mensilmente, a più di 40 anni di distanza dalla prima uscita, con numerose ristampe periodiche. I primi numeri sono oggetto di culto da parte dei collezionisti. Le sue storie, smussate dal cambiare dei tempi e delle mode affascinano ancora perché improntate ad uno stile classico in cui il bene e il male sempre si fronteggiano.

Alla realizzazione grafica del personaggio si sono alternati nel tempo diversi disegnatori di fama fra i quali Sergio Zaniboni, Enzo Facciolo, Franco Paludetti, Giorgio Montorio, Brenno Fiumali, Flavio Bozzoli, Glauco Coretti, Lino Jeva, Mario Cubbino, Emanuele Barison, Giuseppe di Bernardo e Angelo Maria Ricci, mentre per le sceneggiature, oltre alle sorelle Angela e Luciana Giussani, molto si deve a Patricia Martinelli, alla direzione di Diabolik per circa dieci anni, nonché a Mario Gomboli, attuale direttore della casa editrice e della testata ed autore di più di cento soggetti, senza dimenticare Tito Faraci.

Altri media

Cinema

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Diabolik ha ispirato anche un film omonimo che lo vede protagonista e che si è avvalso dell’illustre regia di Mario Bava. La pellicola, che all’epoca non ebbe un grosso successo in Italia, fu molto apprezzata dai Cahiers du Cinéma ed è diventata un piccolo culto all’estero; sorte che è toccata a gran parte della produzione di quelli che vengono considerati registi di B-movie (ad esempio Lucio Fulci). Il film risale al 1968 e vede John Phillip Law nei panni del ladro in calzamaglia nera, Marisa Mell in quelli di Eva Kant e Michel Piccoli nei panni dell’ispettore Ginko. Una menzione speciale la merita anche la colonna sonora che era firmata da Ennio Morricone. Quasi poi a voler segnare una sorta di continuità, Lamberto Bava (figlio di Mario), ha firmato la regia del videoclip dei Tiromancino Amore impossibile dove i protagonisti sono ancora loro: Diabolik (Daniel McVicar, interprete di Beautiful, scelto semplicemente per i suoi tratti simili a quelli di Diabolik) , Claudia Gerini (nella parte di Eva Kant) e come cameo lo stesso John Phillip Law nella parte del guardiano del museo. Oltre ai Tiromancino vi è anche il videoclip della band hip-hop americana Beastie Boys “Body Movin” che riprendono il personaggio di Diabolik, scene del film rese in modo ironico e ci sono anche spezzoni presi direttamente dal film di Mario Bava.

Pubblicità e campagne sociali

Diabolik, come molti altri personaggi dei fumetti, è stato utilizzato anche nella pubblicità, soprattutto per campagne sociali, come quella contro l’eccessiva velocità e quella contro l’abbandono degli animali lungo le autostrade. Ma è comparso anche in spot pubblicitari di tipo più commerciale, come quelli della Securmark, del Crodino e della Renault Twingo.

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Radio

Nel 2000 Diabolik è stato protagonista del primo Radiofumetto, trasmesso dalla Rai a puntate su RadioDue, con l’adattamento di Armando Traverso e la regia di Arturo Villone. Le voci di Diabolik ed Eva Kant erano quelle di Luca Ward e Roberta Greganti.
Nel 2002, in occasione dei 40 anni del personaggio è stato anche pubblicato il primo Audiofumetto, tratto dal remake del primo episodio della serie: Diabolik, il re del terrore, registrato a Cinecittà, sempre con la regia di Arturo Villone.

Collezionismo

Nel 2007 Sorprese & Dintorni presenta in esclusiva le statue in resina di marmo a tiratura limitata dedicate al Re del Terrore. Ogni statua è dotata di certificato di garanzia e autenticità autografato da Mario Gomboli, direttore della Casa editrice Astorina.

Cartoni animati

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Nel 2000 è stata realizzata una serie animata basata sull’antieroe: Diabolik (Diabolik – Track of the Panther), prodotta da Saban International, con la collaborazione dell’emittente francese Metropole 6, e Fox Television, composta da 40 episodi di 24 minuti.

Cartone animato sigla


Videogiochi

Diabolik è stato anche protagonista di alcuni videogiochi sviluppati dalla software house italiana Simulmondo all’inizio degli anni novanta.

Nel 2007 è uscito Diabolik: The Original Sin sviluppato dalla software house italiana Artematica; un’avventura grafica completamente in 3D.

Varie

I collezionisti tipicamente suddividono i primi albi in “Diabolik Ingoglia” e “Diabolik Sodip”. La “Ingoglia” era un piccolo distributore di Milano, alla quale Astorina affidò la distribuzione dei primi 17 albi di Diabolik. Poi man mano che il volume di vendite aumentava all’Astorina nacque l’esigenza di trovarne uno più grande, e scelsero la “Sodip”. Con la distribuzione Sodip vennero ristampati anche i primi numeri (partendo da agosto 1964), che dunque sono effettivamente una seconda edizione (a distribuzione Sodip, per l’appunto). Inoltre i primi due albi, vengono effettivamente ridisegnati, e la copertina del n.1 presenta un paio di piccole differenze rispetto all’originale.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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