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History


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Storia del fumetto

Comunemente si è soliti far risalire la nascita del fumetto al personaggio di Yellow Kid creato dal disegnatore statunitense Richard Felton Outcault e pubblicato a partire dal 1896 sul supplememto domenicale del New York World. Tuttavia già prima della comparsa del personaggio erano apparsi, su numerose riviste di varie nazionalità, altri racconti che avevano molte, o tutte, le caratteristiche in seguito divenute tipiche del linguaggio fumettistico. Si deve anzi notare che immagini (e sequenze di immagini), commiste o meno ad un testo scritto, finalizzate a narrare qualcosa, siano sempre esistite sin dall’antichità. Per tali ragioni nel corso degli anni è sorta una accesa discussione sulle origini del fumetto.

Yellow Kid

La questione delle origini

la Biblia Pauperum

Un antenato del fumetto: la Biblia Pauperum

La questione sulle origini del fumetto è strettamente legata a quella della definizione di cosa il fumetto sia, un problema tutt’altro che semplice.
Se si definisce il fumetto semplicemente come “narrazione per immagini” (il testo non è strettamente necessario esistendo di fatti molti fumetti “muti”) bisogna allora concluderne che esso sia sempre esistito essendo i graffiti preistorici nient’altro che narrazioni per immagini. Non sono in pochi infatti coloro che sostengono che opere come la colonna traiana, o molti affreschi, mosaici e vetrate che adornano chiese e palazzi,o le miniature e le stampe che adornano i testi antichi, altro non siano che fumetti.
Esisteva inoltre nell’arte medievale la consuetudine di scrivere parole uscendti dalla bocche di alcuni personaggi, in modo da dare un’idea di ciò che stessero dicendo. Un caso esemplare è il cosiddetto “fumetto” di San Clemente, sito nella basilica inferiore di San Clemente a Roma, risalente all’XI secolo. Nella leggenda di Sisinno, le parole pronunciate dai personaggi dell’affresco, sebbene prive di veri e propri balloon, escono dalle bocche dei personaggi. Un altro caso tipico è quello delle scene dell’ Annunciazione, dove l’angelo pronucnia le parole dell’Ave Maria (come ad esempio in quella di Simone Martini).

Questa concezione così ampia (e tutt’altro che estinta) è incorsa in numerose critiche. In primo luogo è stato notato come il fumetto sia pensato per una fruizione di massa: non solo cioè riprodotto in più esemplari, come erano già i libri antichi e le loro incisioni (e si può a tal proposito notare come noi consideriamo fumetti solo le opere stampate e non le tavole originali di cui sono riproduzioni), ma anche concepito per raggiungere un vasto pubblico.
Un’altra importante questione, ben più complessa della prima, è che pur avendo, ovviamente, le sue radici nella millenaria tradizione delle arti figurative e letterarie, il fumetto ha un suo specifico linguaggio (si sente spesso ripetere che il fumetto è, appunto, un linguaggio e non un genere). La codifica degli elementi specifici di questo linguaggio ha una sua considerevole importanza anche da un punto di vista storico: a secondo di ciò che viene ritenuto essenziale di tale linguaggio la valutazione di cosa si debba considerare fumetto e, di conseguenza, di quando questo sia nato, cambia.
Tuttavia la varietà degli elementi espressivi adottati da ciò che viene comunemente identificato come fumetto è talmente vasta che ogni tentativo di trovare uno o più elementi specifici si è rilevato infruttuoso.

Yellow Kid e i precursori

Specie negli ultimi anni si è sviluppata una sorta di “archeologia del fumetto” che ha riportato in luce una considerevole quantità di precursori del personaggio di Outcault. Come detto, molti studiosi, spesso mossi anche da sentimenti nazionalistici, hanno tentato, sulla scia di tali ritrovamenti, di anticiparne la nascita.
A questo proposito si deve però fare una osservazione: se pure è vero che molte di queste storie e personaggi hanno un liguaggio già sviluppato (in certi casi,e sotto certi punti di vista, anche più dello stesso Yellow Kid), e alcuni di loro hanno ottenuto anche un rilevante successo editoriale (Ally Sloper1884, persino un albo a lui interamente dedicato), nessuno di questi può essere considerato il capostipite del fumetto. Infatti, come hanno argomentato alcuni critici (in Italia si devono ricordare almeno Franco Fossati e Gianni Brunoro), nessuno di questi ha dato origine, a differenza di Yellow Kid, a quel fenomeno culturale, editoriale, di costume che è il fumetto. I precursori appaiono piuttosto come una variegata costellazione di fenomeni isolati. Sarà solo con Yellow Kid che la stampa statunitense comincerà a puntare su questo nuovo modo di comunicare, generando così, nell’arco di pochi anni, una grande quantità di emulazioni. E sarà proprio questo nascente fenomeno editoriale che dagli USA verrà esportato in tutto il mondo. Sarà, infine, solo a questo punto che sorgeranno le accuse di essere diseducativo, sintomo della rilevanza sociale e culturale ormai attribuita ai fumetti, e che hanno poi accompagnato a lungo la loro storia.
Per utilizzare le parole di Franco Fossati si può infine concludere che Yellow Kid è stato il primo personaggio «a prendere coscienza di sé» e Outcault, probabilmente, il primo autore ad aver avuto la consapevolezza di aver dato origine a un nuovoRodolphe Töpffer Histoire de M.Cryptogame (1845) modo di narrare.


Rodolphe Töpffer Histoire de M.Cryptogame (1845)

I precursori

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Max und Moritz

Il predecessore di Richard Outcault su cui si sono maggiormente concentrate le attenzioni è, senza dubbio, il noto illustratore svizzero Rodolphe Töpffer. Nel 1827 Töpffer realizzò una storia, composta da immagini in successione accompagnate da didascalie, dal titolo Historie de M.Vieux Bois a cui,negli anni successivi, fecero seguito altri racconti simili. Solo nel 1833 Töpffer si convinse,sotto consiglio di Goethe (che non fece però in tempo a vederle èdite),a far pubblicare una di queste storie: l’Histoire de M. Jabot (realizzata nel 1831). Il buon successo riscontrato lo convinse a pubblicare anche altre storie per immagini fra le quali l’Histoire de M.Crèpin e Le Docteur Festus apparse rispettivamente nel 1837 e nel 1846. L’Histoire de M.Vieux Bois vide luce anch’essa nel 1837 e, nel 1842, fu edita anche negli Stati Uniti col titolo The adventures of Obadiah Olduch. Sono molti coloro che considerano l’autore ginevrino il primo fumettista. Fra gli altri va ricordato almeno Scott McCloud Capire il Fumetto, che ha sostenuto questa tesi nel suo celebre saggio a fumetti. In Germania la rivista umoristica Fliegende Blätter fu un’autentica fucina di precursori. Sulle sue

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Ally Sloper

pagine apparve, tra l’altro, quella che è stata poi considerata una delle più importanti saghe “proto-fumettistiche”: Max und Moritz creati nel 1865 da Wilhelm Busch.
L’Inghilterra ha dato invece i natali a quello che è stato il protofumetto di maggior successo: Ally Sloper, scritto da Charles HenryRoss e disegnato da sua moglie, la francese Isabelle Emilie de Tessier, sotto lo pseudonimo di Marie Duval. Apparso per la prima volta sulla rivista umoristica Judy il 14 agosto 1867 riscontrò un tale successo che, a partire dal 3 maggio 1884, gli fu dedicato un settimanale tutto suo: l’Ally Sloper’s Half-Holiday.
In Francia operò invece Georges Coulomb, in arte Christophe, che, tra il 1889 e il 1893, pubblicò una serie di storie illustrate per il settimanale Le petit français.
Anche negli Stati Uniti, prima di Yellow Kid, il disegnatore James Swinnerton iniziò la pubblicazione, a partire dal 1892, sul San Francisco Examiner, di vignette con protagonisti degli orsacchiotti, che ottennero un tale successo che, dal 2 giugno 1895 (a ridosso quindi della prima apparizione di Yellow Kid), furono trasformati in una vera e propria serie dal titolo Little Bear Tykes.
Anche l’Italia può vantare un precursore di Outcault. Si tratta del vercellese Angelo Agostini, emigrato in Brasile nel 1859, dove, nel 1864, fondò la rivista Diabo Coxo ricca di storie illustrate da lui stesso scritte e disegnate.
Questa breve rassegna dei principali precursori di Yellow Kid mostra la veridicità di quanto affermato in precedenza: nonostante l’eccelsa qualità di molte di queste storie, e benché alcune di esse abbiano ottenuto un notevole successo commerciale, nessuna di loro ha generato un fenomeno editoriale ma sono tutte rimaste esperienze isolate.

Yellow Kid e la nascita del fumetto

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Hogan's Alley

Richard Outcault inizierà la sua collaborazione col New York World nel 1884 per volontà del proprietario Joseph Pulitzer che intendeva dare nuova linfa al supplemento domenicale a colori del giornale. Il supplemento fece la sua comparsa il 4 aprile 1883 e inizialmente proponeva riproduzioni dei capolavori dell’arte. L’iniziativa non riscosse il successo sperato e Pulitzer ingaggiò Outcault per affidargli in un primo momento una serie di illustrazioni a carattere naturalistico. Anche questo nuovo corso non trovò il sostegno dei lettori così, il 5 maggio 1885, inizierà la pubblicazione della serie Hogan’s Alley ambientata in un ghetto di periferia popolato da strani personaggi che vivono ai margini della società. Fra questi fa la sua apparizione un bambino calvo, con delle enormi orecchie, due soli denti e vestitocon un lungo camicione inizialmente blu poi giallo. In un primo momento il bambino è solo un personaggio marginale, ma ben presto, a cominciare dalla vignetta del 5 gennaio 1896, diventerà un po’ alla volta il protagonista incontrastato della serie. In questi primi mesi di pubblicazione la serie non ha ancora trovato un suo linguaggio definito: in un primo momento i testi appaiono dentro cartelli che fanno la loro comparsa all’interno delle vignette. Il primo balloon fa la sua comparsa il 16 febbraio 1896 (è un pappagallo che esclama «Sic em towser»), mentre Yellow Kid rimarrà muto fino al 15 marzo di quello stesso anno, quando sul suo camhttps://i0.wp.com/www.evesmag.com/hearstjournal.jpgicione apparirà la scritta «Artillery». Il Bambino Giallo (il cui “vero” nome è Mickey Dugan come si apprende dalla vignetta pubblicata il 23 agosto 1896) continuerà a parlare attraverso il suo camicione fino al 25 ottobre, quando, per la prima volta, parlerà per mezzo di un balloon.
Grazie alle graffianti vignette di Hogan’s Alley le vendite dell’edizione domenicale del New York World William Randolph Hearst,editore del New York Journal, che contendeva con il World il primato sulla stampa newyorkese, riuscì a strappare Outcault al suo concorrente offrendogli un contratto più vantaggioso. Il 25 ottobre 1896 Yellow Kid farà la sua comparsa sulle pagine del Journal. Pulitzer tuttavia, contando sul fatto che all’epoca le leggi sul diritto d’autore erano ancora molto vaghe, continuò a pubblicare il personaggio affidandolo al disegnatore George Luks. Yellow Kid sarà così il primo personaggio della storia del fumetto a non essere più realizzato dal suo autore, caratteristica che in seguito diverrà tipica della grande maggioranza dei personaggi. registreranno in breve tempo un notevole incremento
Yellow Kid continuerà ad essere pubblicato nelle sue due differenti versioni solo fino alla fine del 1898strisce a fumetti. Da qui in poi sarà un continuo proliferare di nuove serie e nuovi personaggi. quando nel giro di poche settimane verrà sospeso da entrambi i giornali per via delle polemiche causate dalla sua critica feroce ed anticonformista. Nonostante la sua breve vita Yellow Kid diventerà una piccola celebrità che mostrerà agli editori statunitensi tutte le potenzialità commerciali.

Note

^ Franco Fossati. Yellow Kid e dintorni in IF n. 5. cit. ^ Gianni Brunoro. La carica dei precursori in IF n. 5. cit.

Bibliografia in italiano

AA.VV. IF n5. Milano, Epierre, 1996.
Carlo Bordoni-Franco Fossati. Dal feilleuton al fumetto. Generi e scrittori della letteratura popolare. Roma, Editori Riuniti, 1985.
Franco Fossati. I fumetti in 100 personaggi. Milano, Longanesi, 1977.
Ferruccio Giromini (a cura di). Gulp!100 anni di fumetti. Un secolo di disegni,avventure,fantasie. Milano, Electa, 1996.

Saggi sul fumetto come linguaggio

Daniele Barbieri. I linguaggi del fumetto. Milano, Bompiani, 1991.
Umberto Eco. Apocalittici e integrati. Comunicazione di massa e teorie del linguaggio di massa. Milano, Bompiani, 1964.
Will Eisner. Fumetto & arte sequenziale. Torino, Vittorio Pavesio Production, 1997.
Pierre Fresnault-Derualle. Il linguaggio del fumetto. Palermo, Sellerio, 1977.
Romàn Gubern. Il linguaggio dei comics. Milano, Milano Libri, 1975.
Scott McCloud. Capire il fumetto. L’arte invisibile. Torino, Vittorio Pavesio Production, 1996.
Marco Pellitteri. Sense of Comics. Roma, Castelvecchi, 1998.

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Comics ,
Fumetto,
Manga,
Bande Dessinee,
Ecc, ecc…
Un bambino guarda il contenuto di un fumetto Marvel Comics

Un bambino guarda il contenuto di un fumetto Marvel Comics
Il fumetto è un linguaggio costituito da più codici, tra i quali si distinguono principalmente quelli d’immagine (illustrazione: colore, prospettiva, montaggio…) e di temporalità (armonia, ritmo, narrazione…).
Will Eisner definisce il fumetto come arte sequenziale.
Poiché il fumetto è in larga parte utilizzato a fini narrativi, esso è spesso definito “letteratura disegnata”; in realtà, il fumetto può essere utilizzato anche a scopi non narrativi: ad esempio, per una ricetta di cucina, o per realizzare il libretto di istruzioni di un apparecchio. Un esempio concreto di uso non narrativo del fumetto è il volume Capire il Fumetto – L’arte invisibile, saggio scientifico sul fumetto realizzato interamente a fumetti da Scott McCloud.
Interessante è la definizione che dà lo stesso McCloud: «Immagini e altre figure giustapposte in una deliberata sequenza, con lo scopo di comunicare informazioni e/o produrre una reazione estetica nel lettore»[1]. In ogni caso, appartiene a pieno titolo alla categoria delle più moderne arti visuali, in un’era che – privilegiando l’immagine sopra tutto – è in grado di accostare la visionarietà pop di Andy Warholart deco e dell’art nouveau, per approdare al (relativamente) recente fenomeno del vintage.
In poche parole, il fumetto, nato per gli adulti (come si vedrà più avanti), diventato poi territorio per l’infanzia, è quindi tornato a essere patrimonio di una fascia non esclusivamente giovanile. Nonostante l’espandersi di altri mezzi di comunicazione di massa, accompagna ancor oggi – fino a dettarne in molti casi ritmi, tempi e modi (o quantomeno limitandosi a registrarne il divenire) – il vivere (ed il convivere) quotidiano.
Il termine “fumetto” si riferisce alle “nuvolette”, simili a sbuffi di fumo, utilizzate per riportare il dialogo tra i personaggi (detti in inglese balloon). Per diverso tempo, soprattutto in Italia, furono utilizzate delle didascalie in calce a ciascuna vignetta, spesso costituite da due ottonari in rima baciata; solo successivamente vennero utilizzati i veri e propri “fumetti” (anche se ci sono utilizzi precedenti).
Negli USA e nei paesi anglofoni i fumetti sono indicati come comics, in Giappone vengono chiamati manga (“immagini buffe”), in Francia sono chiamati bande dessinée (“strisce disegnate”). Curiosamente, nei paesi di lingua spagnola del Sud America, come ad esempio l’Argentina, viene usato maggiormente il termine historieta, mentre in Spagna il termine più diffuso è tebeo (derivato dal nome del più famoso giornale di fumetti pubblicato nella penisola iberica, il TBO).[citazione necessaria]

Chi lavora ad un fumetto

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Il fumettista Luciano Bottaro in una divertente vignetta autoironica

Per approfondire, vedi la voce Glossario dei fumetti

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Capitan America visto da Alex Ross - Marvel Comics Group

La realizzazione di una storia a fumetti è la somma di diverse figure che si occupano delle varie parti che compongono l’opera:
soggettista, che scrive il soggetto (la descrizione generale della storia, da usare come linee guida per la sceneggiatura); sceneggiatore, che scrive la sceneggiatura (la descrizione di ogni singola vignetta, delle inquadrature, ambienti ed azioni dei personaggi da poi affidare al lavoro grafico del disegnatore) – sovente il soggettista e lo sceneggiatore sono la medesima persona; dialoghista, che si occupa della semplice stesura dei dialoghi; disegnatore, che si occupa dell’elaborazione grafica della storia a fumetti a partire dagli studi dei personaggi e delle ambientazioni, attraverso documentazioni storico-antropologiche più o meno complesse o attinenti, in base al pubblico a cui la storia è indirizzata e successivamente compone le gabbie o strisce in base alla sceneggiatura di riferimento.

Nella maggior parte del mondo è considerata la figura principale del mondo del fumetto, in altre (come ad es. in Italia) ha un ruolo spesso secondario rispetto allo sceneggiatore.
I principali stili grafici del fumetto sono classificabili in umoristico, grottesco e realistico. (tra le varie tecniche usate dai disegnatori c’è quella “realistica” dell’americano Alex Ross);inchiostratore, che si occupa dell’inchiostrazione delle tavole a matita del disegnatore, con inchiostro di china.
La tecnica più usata è quella del pennello, che consente precisione, modulazione e all’occorrenza istintività del tratto (alcuni disegnatori preferiscono inchiostrare da soli i propri disegni);
colorista, che colora le vignette, quando la versione finale del fumetto non è in bianco e nero (questa figura è più importante di quanto si pensi, perché occorre molta perizia per non rovinare l’espressività del tratto del disegnatore e la tridimensionalità del disegno); letthttps://i0.wp.com/deniskitchen.com/Merchant2/graphics/00000001/PC.readcomics.set.B.jpgerista, che realizza il lettering, ovvero i testi all’interno delle nuvolette in buona grafìa – oggi il lettering è spesso realizzato al computer, con risultati esteticamente buoni ma privati di un po’ di espressività; copertinista, che realizza l’illustrazione che in copertina apre l’albo (spesso questo ruolo è ricoperto dal disegnatore); supervisore o (‘editor’), che controlla e coordina il lavoro; grafico editoriale è il fulcro di una redazione. Cura l’impaginazione del fumetto e dei redazionali su formato digitale. Il più delle volte è lui che si occupa del lettering del fumetto. In casi particolari cura anche le fotomodifiche (come nella serie dei Simpson a fumetti); editore, che chiude, ma non per importanza, questo piccolo elenco ed è colui che produce e investe sul prodotto fumetti, sceglie i disegnatori ed il tipo di lavoro da pubblicare in base ad un certo pubblico e mercato
In certi casi alcune figure confluiscono in un’unica persona. Non è raro ad esempio che lo sceneggiatore scriva anche il soggetto e i dialoghi o che la colorazione o l’inchiostratura vengano realizzate dal disegnatore. La sceneggiatura stessa può essere scritta dal disegnatore, fino ai casi estremi di Jacovitti, o del francese Moebius che pur diversi nello stile, iniziavano a disegnare senza alcuna sceneggiatura a cui fare riferimento. Il fumettista completo è spesso chiamato Autore, ed è colui che ha la maggiore libertà nell’elaborazione di un fumetto, il che lo accosta maggiormente al mondo dell’arte.


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Cartoonist Drew Burglar's Mugshot.

“Fumettari” e “cartoonist”

Nel gergo usuale, tutte queste figure vengono generalmente chiamate cartoonist – termine divenuto di pubblico dominio dopo l’intervento dello sceneggiatore Carlo Chendi, curatore della Mostra Internazionale dei Cartoonists di Rapallo – col quale si indica un generico lavoratore nel campo del fumetto, preferenzialmente uno sceneggiatore o un disegnatore.https://i0.wp.com/cache.kotaku.com/assets/resources/2008/04/chun_li_movie_storyboard.jpg Una interessante definizione, tutta italiana, data da Sergio Bonelli, riferendosi al padre Gianluigi quando doveva definirne il mestiere a scuola, è fumettaro. Quest’ultimo termine a volte viene usato, curiosamente data la fonte, con connotazioni dispregiative. In italiano è più comune il termine fumettista. Un termine largamente usato in passato, ora caduto in disuso, è vignettista.

Nel panorama italiano ci sono molti rappresentanti di rilievo in ciascuna di queste categorie. Molti tra i disegnatori sono noti soprattutto per i loro lavori legati alle pubblicazioni di The Walt Disney Company Italia e della Sergio Bonelli Editore; esistono, però, anche molti editori indipendenti che lanciano, ogni anno, nuovi talenti nel panorama fumettistico italiano.

Come si lavora ad un fumetto

Il primo passo è creare la storia, una trama che leghi i disegni presenti nelle pagine. Nella stesura della sceneggiatura si descrivono in modo particolareggiato le vignette, scegliendo il tipo di inquadratura, la grandezza e ogni dettaglio che risulti fondamentale alla narrazione. Terminata la parte scritta si deve passare alla organizzazione delle pagine, in gergo lo storyboard. Si procede abbozzando su un foglio le nostre pagine. All’interno si disegnano a grandi linee le vignette e il loro contenuto. Una volta che lo schizzo della pagina ci soddisfa (questo può richiedere numerosi tentativi) si ingrandisce la bozza, a mano o con un fotocopiatore e si disegnano tutti i particolari. l’ultimo passo da compiere è l’inchiostrazione e, eventualmente, la colorazione

Portali di riferimento del settore

afNews: agenzia quotidiana di informazioni sul e dal mondo del fumetto, in linea dal 1995, fondata e diretta da Gianfranco Goria. Contiene anche una Agenda del Fumetto con gli appuntamenti del settore e schede relative ad autori e personaggi della storia mondiale del fumetto. Amazing Comics: Rivista periodica di informazione sul fumetto Anonima Fumetti: associazione italiana professionisti del fumetto, costituita prima a livello locale nel 1984 e poi fondata formalmente come organismo a carattere nazionale nel 1994 dagli autori Gianfranco Goria e Vittorio Pavesio per sviluppare in Italia una cultura del fumetto e far uscire i suoi autori dall’anonimato. Punto di aggregazione e diffusione di informazioni per chi opera professionalmente nel settore, ha contribuito a diversi progetti di rilievo. Ayaaaak: sito nato dalla omonima mailing list è dedicato ai fumetti Bonelli in particolare, ma anche ai “bonellidi”, cioè tutti i fumetti di formato e sensibilità affine a quelli della più grande casa editrice di fumetti italiana, visto che la mailing è dedicata esclusivamente alle discussioni sui fumetti della Sergio Bonelli Editore. Dal 2005 propone anche un premio annuale dei lettori per l’intero panorama fumettistico detto PAy, Premio Ayaaaak. ComicArtists: Una community-fucina di giovani talenti del fumetto europeo. Links a siti di case ehttps://i0.wp.com/www.wiltonlibrarynh.org/images/making%20of%20graphic%20novel.jpgditrici, scuole del fumetto, risorse online e letture consigliate. Comics Code: uno fra i più autorevoli siti di informazione e critica fumettistci italiani, offre un’enorme mole di interviste, approfondimenti e galleries. È l’erede e prosecutore di Rorschach.it, dal 2001 al 2003 fra i punti di riferimento per i lettori di fumetto della rete. Comic Style: portale dedicato a fumetti, comics, manga e anime. News quotidianamente aggiornate, informazioni e recensioni, immagini e approfondimenti sui fumetti di ogni tipo (italiani, americani, giapponesi…). ComicUS.it: sito estremamente aggiornato (è sempre “sulla notizia”), che vanta contributi critici fra i più approfonditi e documentati del settore. Specializzato in comics, non ignora le altre realtà. ComixComunity: Sito dell’Associazione Culturale e Artistica ComixComunity. Offre Vetrine Gratuite di storie a Fumetti sia di autori emergenti che di autori famosi. Hanno dei loro prodotti Editoriali, tra i quali due Fanzine ( Walhalla, Sottosopra ) e varie altre testate. DE-CODE: De:Code è un sito che si occupa di fumetti a tutto tondo, privilegiando prospettive critiche e contenuti sostanziosi. Sito accessibile sia ai neofiti che agli addetti ai lavori, su De:Code è possibile trovare lunghe interviste ai principali autori mondiali, interessanti pezzi di approfondimento sull’attualità fumettistica (e non solo) e anteprime di quanto fa fumetto dall’Italia alla Francia, al Giappone, agli Stati Uniti, all’America Latina. Fondazione e Museo del Fumetto Franco Fossati: fondato da Furio Fossati, Luigi F. Bona, Sergio Giuffrida, Alfredo Castelli, Gianfranco Goria e Liviano Riva per la gestione dell’enorme patrimonio documentale di Franco Fossati (notissimo giornalista esperto di fumetto e comunicazione, che fu anche capo servizio sceneggiature per Topolino). Il sito offre database su fumetto, animazione, illustrazione, umorismo, giornalismo, editoria, cinema, tv, fantascienza, giallo ecc., oltre l’accesso alla documentazione del fondo (inzialmente composto da 500.000 oggetti, in crescita costante). fumetti.org: dati su autori, personaggi, mostre, eventi, appuntamenti, tecnica, notizie quotidiane e tutto quello che riguarda il mondo del fumetto. Fumetti di carta: sito che si occupa di fumetti a 360 gradi, dal Giappone all’underground, dall’analisi del linguaggio fumettistico alle notizie. Gli approfondimenti travalicano il fumetto e abbracciano cinema, musica, libri, attualità. Molto aggiornato anche il Blog dell’Elite, costola del sito specializzata nelle notizie. Fumetti d’Italia: rivista storica fondata e realizzata da Graziano Origa. Esce dal 1992 al 2002, grafica sofisticata e di taglio giornalistico. Fotografie di Joe Zattere. Collaborano gli esperti più noti del fumetto internazionale. Premiata da Lucca Comics come miglior rivistahttps://i0.wp.com/www.deniskitchen.com/xprod/RCPCS.5.jpg del settore degli anni Novanta e dall’Associazione Nazionale del Fumetto (Anafi). Il sito pubblica tutte le copertine, il contenuto, le copertine dei libri sul fumetto e la foto di autori. Il potere e la gloria: sito di recensioni, news e approfondimenti dedicati al fumetto e non solo (tra le categorie, anche film, telefilm e cartoni animati, musica e libri). Inoltre, interessanti la sezione delle biografie, dedicate anche ai grandi del fumetto, ed il frequentatissimo forum. Komix.it Fumetti @ 360°: portale indipendente dedicato all’arte sequenziale e all’immaginario contemporaneo. Opera per valorizzare e diffondere la cultura del linguaggio del fumetto, dell’animazione, della illustrazione e di forme artistiche affini. Notizie aggiornate quotidianamente, fumetti e immagini.Particolarmente interessanti le sezioni Interviste indipendenti, Il mondo a strisce, Fumetto futuro e la rassegna stampa quotidiana Xpress. Dal 2005 anche casa editrice con Tunué. Lospaziobianco: lo Spazio Bianco è quello tra le vignette della pagina, dove l’occhio non si sofferma, dove i fumetti sono tutti uguali. Sito completo ed aggiornato prevalentemente di critica ma anche di informazione fumettistica. Offre uno sguardo a 360 gradi sulla produzione mondiale di fumetti. Manga Forever: Sito che tratta di tutto il fumetto e l’animazione, costantemente aggiornato con news, recensioni, articoli e rubriche. Flash Fumetto: Flash Fumetto è il portale sul fumetto del Comune di Bologna, storica città della tradizione fumettistica italiana. Un portale sempre aggiornato con eventi, interviste, recensioni, opere di professionisti ed esordienti. uBCfumetti: dal 1996 migliaia di pagine sui fumetti, con canali dedicati a Bonelli, BD, Manga, Comics, Historietas, Classici e Sindacati. Recensioni, anteprime, weblog, approfondimenti, schede di centinaia di storie e personaggi e l’ambiziosa Enciclopedia del fumetto online Ultrazine YATTAAA: sito nato dalla omonima mailing list, è dedicato ai “fumetti al femminile” siano essi con protagoniste donne, o di autrici. Basato sulle quattro “bonellidi” (Legs Weaver, Julia, Gea e L’Insonne), si avventura anche in altri generi di fumetto e in altri generi di fiction purché “al femminile”. Collabora attivamente con Ayaaaak all’organizzazione ed esecuzione del Premio Ayaaaak dalla prima edizione (2005). ZAPPLE sito di recensioni sui fumetti, con particolare riferimento alle graphic novel.Traduce in formato weblog il libro “Schede di fumetto”, ed è facilmente consultabile attraverso un indice per titoli e per autori.

Dulcis in fundo www.comicsando.wordpress.co

Sindacati di categoria

Il SILF/SLC/CGILSindacato Italiano lavoratori del Fumetto, dell’Illustrazione, dell’Animazione e della Comunicazione Visiva, fondato nel 2000 da Marco Cattaneo e Gianfranco Goria su mandato di un’Assemblea Costituente composta da numerosi rappresentanti dei tre settori, col patrocinio, anche personale, di Sergio Cofferati. Primo presidente è Grazia Nidasio, la famosa illustratrice e fumettista. Al momento della sua fondazione è l’unico sindacato del genere in Italia e in Europa. Ha contribuito all’ottenimento, per la prima volta in assoluto in Italia, della pensione per chi lavora nei tre settori di sua competenza e, insieme al famoso autore Ivo Milazzo, a una serie di modifiche della legge sul diritto d’autore.

Alcuni editori italiani

Alessandro editore Andamar Astorina Becco Giallo Black Velvet BD edizioni Coconino PressComicitalyConiglio Editore Crapapelada Del Grifo D/visual Dynit Editoriale Corno Editoriale MetroEdizioni AlpeEdizioni Arcadia Eura Editoriale Edifumetto Flashbook Free Books Granata Press Hazard edizioni Hybris Comics IF Edizioni Kabuki Publishing Kappa Edizioni Lavieri Lexy Produzioni LilliputLittle Nemo Editore Macchia Nera Edizioni Magic Press Max Bunker Press Panini Comics Play Press Publishing Punto Zero SaldaPress Sergio Bonelli Editore Star Comics Studio Monkey The Walt Disney Company ItaliaTopolin Edizioni Tunué Vallardi Vittorio Pavesio Productions

Mostre ed eventi

Lucca Comics&Games: Il più importante Salone del Fumetto, Cartoons e Videogames italiano (a Lucca) Romics: Salone del Fumetto, dei Comics e dei Videogames (a Roma) Expocartoon: Salone del Fumetto che assegna lo storico Premio Yellow Kid (a Roma, ultima edizione nel 2003) Cava Fumetti: Mostra e mercato di Fumetti (a Cava de’ Tirreni) Napoli Comicon: Salone del Fumetto (a Napoli) Cartoomics: Salone del Fumetto, dei Cartoons, del Collezionismo e dei Videogames (a Milano) Fumettopoli: Convention e mostra mercato su fumetti, CD, dischi, Dvd. (a Milano) Torino Comics: Salone e Mostra Mercato del Fumetto e dell’Animazione (a Torino) Komikazen – Festival internazionale del fumetto di realtà: rassegna e mostre di fumetti dedicati al racconto del reale (a Ravenna) Treviso Comics: rassegna di fumetti e cartoon (a Treviso) Mantova Comics&Games: Il neonato Salone del Fumetto e dei Games (a Mantova) Mostra Internazionale dei Cartoonists: Mostra Internazionale dei Cartoonists (generalmente a Rapallo) Nuvole di Carta: Festival estivo, con diversi appuntamenti per bambini ed adulti. (a Nardò) Festival Internazionale Cinema d’Animazione e Fumetto di Dervio: Festival che si svolge a Luglio a Dervio con eventi rivolti a bambini ed esperti del settore (a Derviohttps://i0.wp.com/www.deniskitchen.com/xprod/RCPCS.4.jpg

Voci correlate

Fumetto alternativo Storia del fumetto

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Note

^ Capire il Fumetto – L’arte invisibile, Torino, Vittorio Pavesio Editore, p. 13

Collegamenti esterni

Nuvole parlanti: voci e storie dei fumetti Puntata della trasmissione La Storia Siamo Noi – RAI Educational
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