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H. R. Giger


Hans Ruedi Giger in un ritratto fotografico

Hans Ruedi Giger in un ritratto fotografico


Statuetta dell'Oscar Oscar per i migliori effetti speciali 1980

Hans Ruedi Giger, nome d’arte di Hans Rudolf Giger (Coira, 5 febbraio 1940) è un pittore ed artista degli effetti speciali cinematografici.
Ha inventato, insieme a Carlo Rambaldi, la creatura di Alien, che gli è valsa l’Oscar per i migliori effetti speciali

Biografia

Il padre ha una farmacia, e l’artista passa la sua infanzia, che comunque per sua stessa ammissione è tranquilla e felice, nel laboratorio del padre, osservando le boccette puramente espositive, che contenevano sanguisughe e liquidi dagli strani colori. Crescendo, frequenta la scuola di design industriale in una accademia di Zurigo. Qui matura la sua abilità tecnica e la precisione nella definizione dei dettagli meccanici.

  • Body with Long Scull, scultura in ferro, 1968

    Body with Long Scull, scultura in ferro, 1968

Negli anni seguenti fa diverse mostre, anche a Zurigo; sviluppa una tensione artistica che lo porta a esprimere al meglio la sua abilità con l’utilizzo dell’aerografo: l’estrema potenzialità realistica di questo mezzo dà la possibilità di ottenere effetti unici; grazie ad una perizia maturata con il suo lavoro di designer e negli anni di scuola, e con l’utilizzo di un bicromismo tanto essenziale quanto inquietante, Giger comincia a trovare consenso in tutto il mondo. Sua è l’invenzione dei biomeccanoidi, creature che sono macchine organiche, oppure organismi futuribili, in cui metallo e carne si fondono indissolubilmente.

  • Necronom IV, acrilico su carta, 1976

    Necronom IV, acrilico su carta, 1976

I suoi disegni spaventosi, in quanto “fotografie dall’inferno”, riscuotono molta attenzione, (Timothy LearyLondra, Ridley ScottAlien. Siamo nel 1978. Il regista ricorderà sempre il primo incontro con Giger, avvenuto in un parco, all’aperto, in una giornata estiva di pieno sole: Giger si presenta completamente avvolto in un impermeabile invernale, pallido. scrive la prefazione a uno dei suoi cataloghi) anche nell’ambiente cinematografico.

  • Acrilico su carta-legno, 1978

    Acrilico su carta-legno, 1978

La sua vita privata è sconvolta dalla morte per suicidio della prima moglie. Successivamente si risposerà. Con Alien conosce il successo, si occupa sia del disegno della creatura che della realizzazione, nella quale sarà aiutato da Carlo Rambaldi.


  • 5Landscape XVIII, Acrilico su carta-legno, 1973

    Landscape XVIII, Acrilico su carta-legno, 1973

I suoi progetti vanno dai disegni fatti per il film di fantascienza Dune di Alejandro Jodorowsky, poi abbandonato e ripreso da David Lynch, che ne ridimensionerà i compiti; Giger si limita al design di qualche ambiente. Dopo Alien, riprova la strada del successo con Specie mortale (Species), disegnando Syl, femmina aliena. Ma stavolta il regista non è Ridley Scott, e il film non riscuote alcun plauso.

I successivi Alien vedono solo un apporto minimo di Giger, in cui il computer sostituisce le sue abilità manuali. Giger gira ora il mondo con le sue esposizioni.

  • Illuminatus II, acrilico, 1978
Illuminatus II, acrilico, 1978
  • Curiosità

Giger iniziò a disegnare scenografie e arredi per un bar da realizzare a New York ma il progetto non trovò i finanziamenti sufficienti e quindi fu accantonato. Una versione minore è stata però realizzata a Chur (Coira), sua città natale nel canton Grigioni in Svizzera. Il bar si trova in un complesso di uffici e di attività commerciali di recente costruzione, nel quartiere a sinistra tra l’uscita dell’autostrada Coira sud e la strada verso il centro della città.

Giger ha realizzato inoltre con una sua scultura l’asta del microfono per la famosa rock band californiana Korn in particolare per il cantante Jonathan Davis.

  • Galleria fotografica

  • Ginger for the KORN
Jonathan Davis leader dei KORN
  • Ginger con i modellini delle sue creature
Giger con i modellini delle sue creature
  • Modellino di Alien
Modellino di Alien
  • DIDA 8 Copertina del catalogo edito da Hazard per la mostra "Visioni si fine millennio", Palazzo Bagatti Valsecchi, Milano, 1996, a cura di Arteutopia (copertina del disco Brian Salad Surgery degli Emerson Lake & Palmer, 1973, acrilico su carta, 34x34)
Copertina del catalogo edito da Hazard per la mostra “Visioni si fine millennio”, Palazzo Bagatti Valsecchi, Milano, 1996, a cura di Arteutopia (copertina del disco Brian Salad Surgery degli Emerson Lake & Palmer, 1973, acrilico su carta, 34×34)

  • Collegamenti esterni

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