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WALL•E



Uno screenshot del trailer originale del film
Titolo originale: WALL•E
Paese: bandiera Stati Uniti d’America
Anno: 2008
Durata: 98 min
Colore: Colore
Audio: Sonoro
Genere: Animazione / Fantascienza / Sentimentale / Commedia / Avventura
Regia: Andrew Stanton
Soggetto: Andrew Stanton e Pete Docter
Sceneggiatura: Andrew Stanton e Jim Reardon
Produttore: Jim Morris, Lindsey Collins(co-produttore)
Casa di produzione: Pixar Animation Studios / Walt Disney Pictures
Musiche: Thomas Newman, con la collaborazione di Peter Gabriel

WALL•E è un film del 2008, il nono lungometraggio d’animazione realizzato da Pixar Animation Studios in coproduzione con Walt Disney Pictures, diretto da Andrew Stanton (già regista per la Pixar di Alla ricerca di Nemo, con il quale vinse il premio Oscar come miglior film d’animazione).

Il film è uscito il 27 giugno 2008 nelle sale cinematografiche americane e uscirà il 17 ottobre 2008 in quelle italiane.

WALL•E è dedicato a Justin Wright, un animatore ventisettenne morto il 18 marzoRatatouille, al cortometraggio Presto e ovviamente a WALL•E.

Il protagonista del film è il robot WALL-E, unico abitante di un pianeta Terra, abbandonato dall’umanità dopo averlo riempito di immondizia e inquinamento oltre il sostenibile. Il compito di WALL-E è proprio quello di ripulire il pianeta, compito a cui adempie diligentemente per più di settecento anni, finché un giorno non scende dal cielo una robot femmina di nome EVE che lo farà innamorare, e in nome di questo amore vivranno un’avventura che cambierà il loro destino e quello dell’umanità.

Trama e personaggi

XXII secolo. L’umanità ha abbandonato il pianeta Terra quando il livello di inquinamento si è fatto insopportabile e lasciando la superficie ricoperta di immondizia. Un’azienda che ha preso in mano il governo del mondo, la Buy’N’Large Corporation (BNL), ha costruito un’enorme stazione spaziale, la Axiom, sulla quale tutta l’umanità si è trasferita per vivere una vita dedita al lassismo e al consumismo sfrenato.

Sulla Terra, intanto, uno stuolo di robot chiamati “WALL-E” (Waste Allocator Load Lifter – Earth class, sollevatore terrestre di carichi di rifiuti) è incaricato di fare pulizia, ma dopo qualche tempo il loro compito è inesorabilmente destinato a fallire. I WALL-E vengono ritirati dalla BNL, che così facendo dichiara il pianeta inabitabile per sempre. Uno dei robot però non viene ritirato.

Nota: Il prologo non è una scena del film, ma si desume da vari indizi e scene forniti durante la storia.

  • Trama del film

Anno 2815. Per più di settecento anni WALL-E, ovvero l’ultimo robot “WALL-E” rimasto, ha continuato imperterrito nella sua opera di spazzino del pianeta, giorno dopo giorno, stoccando immondizia in cubetti che ha poi impilato uno sull’altro fino a formare centinaia di enormi grattacieli di rifiuti. La sera, finito il suo lavoro, torna a “casa” (il rimorchio di un autotreno), dove colleziona oggetti appartenuti agli umani e ritrovati nel corso delle sue operazioni di pulizia. Uno di questi è una vecchia VHS del film Hello, Dolly!. WALL-E è innamorato di questo film, che gli fa sognare, un giorno, di stringere un’amata mano nella mano e non essere più solo. È così che dopo tutti questi anni WALL-E, da freddo robot operaio qual era, sviluppa una personalità umana.

A rompere questa secolare routine scende dal cielo un razzo che deposita sul pianeta un robot molto particolare, dal design quasi sexy di cui il nostro WALL-E si innamora a prima vista. WALL-E non sa cosa EVE (questo il nome del robot) è venuta a fare sul suo pianeta. Quando lui le mostra una pianta che aveva trovato fra le macerie, unico segnale di vita di quel pianeta morto, EVE la prende e si blocca, lasciando WALL-E alle prese con una fidanzata in stand-by. Poco tempo dopo il razzo torna a prenderla, ma WALL-E non vuole lasciarla andare. Tentando di recuperarla, si aggrappa al razzo mentre questo sta per ripartire. Il razzo lo condurrà sulla mega-astronave Axiom, dove l’umanità sopravvive da settecento anni in un ambiente iperlussuoso senza compiere alcuno sforzo fisico, tanto che gli uomini sono diventati obesi e incapaci di deambulare autonomamente. Le persone sull’Axiom si muovono su delle poltrone galleggianti tramite le quali possono anche nutrirsi e comunicare fra loro. Arrivata sull’astronave EVE viene riattivata e tenta di andare dal capitano della Axiom per comunicargli la scoperta che sul pianeta Terra può ricrescere la vita; è quindi finalmente giunto il momento di riportare a casa l’umanità. Qualcuno però trama contro questa eventualità….

Oltre alle faccende avventurose, WALL-E e EVE nel corso della storia si perdono, si cercano, e si ritrovano, sviluppando a loro modo una commovente storia d’amore fra robot.

  • Personaggi

WALL-E: è il robot protagonista. Uno “spazzino” che si ritrova catapultato in un avventura nello spazio e, più importante, in un’insolita storia d’amore robotico.
Hal: un insettino muto, unico compagno di WALL-E sulla Terra. Il suo nome non è mai pronunciato, ma lo conosciamo dalle varie pubblicazioni legate al film (sito web, comunicati stampa, libri per bambini, artbook). Il suo nome fa riferimento al produttore cinematografico degli anni ’20 Hal Roach ed è un omaggio al celebre robot HAL 9000 del film 2001: Odissea nello spazio.
EVE: sta per Extraterrestrial Vegetative Evaluator (valutatore di vegetazione extraterrestre), è il robot femmina di cui WALL-E si innamora, che è venuta sulla terra per cercare eventuali tracce di vita. La donna che le presta la voce, Elissa Knight, non è un’attrice ma una collaboratrice di Ben Burtt.
M-O: sta per Microwave – Obliterator (obliteratore a microonde). E’ un piccolo robot atto a ripulire dall’eventuale contaminazione esterna i robot mandati in esplorazione al di fuori della Axiom. Quando incontrerà WALL-E, completamente contaminato, dà i numeri e vota la sua vita alla pulizia di ogni traccia lasciata dai cingoli di WALL-E.
AUTO (voce sintetica generata con (EN) MacInTalk): sta per Auto-pilot (pilota automatico) ed è il robot che governa la Axiom insieme al Capitano.
il Capitano: è il sindaco/presidente della popolazione umana che vive sull’Axiom, e ne governa le funzioni insieme a AUTO.
Axiom: è la voce del computer madre dell’astronave (la Axiom, appunto), che diffonde i comunicati e risponde alle richieste del Capitano. La voce di Sigourney Weaver è stata scelta come omaggio a uno dei film che ha ispirato WALL•E, ovvero Alien, in cui Weaver esordì come attrice in un ruolo dove si scontra proprio con “Mother”, il computer dell’astronave Nostromo.
Shelby Forthright: è il presidente della BNL. Compare in alcune scene girate dal vivo.
John e Mary: sono due degli abitanti della Axiom, le cui vite si incontreranno dopo essersi casualmente imbattuti nel passaggio di WALL-E sull’astronave.

  • Produzione

Stando alle parole del regista Andrew Stanton la prima idea sulla realizzazione di WALL•E gli venne in mente nel 1994 quando, riunito con le altre menti creative della Pixar (John Lasseter, Pete Docter, Joe Ranft) si pensava a quali nuovi film realizzare dopo essere riusciti nell’impresa di portare al cinema Toy Story, il loro primo film. L’idea di base era quella dell’ultimo robot sulla Terra, abbandonata dall’umanità dopo averla inquinata. Stanton già prevedeva due caratteristiche fondamentali del film: l’assenza di dialoghi fra i robot e la storia d’amore. I tempi non erano ancora maturi per trattare questi argomenti, così il progetto fu messo da parte. Quando Stanton lavorò poi sul suo primo film, Alla ricerca di Nemo, l’idea dell’ultimo robot sulla Terra gli ritornò in mente e ricominciò a scriverla, addirittura interferendo con la lavorazione di Nemo[1].

  • Ispirazione

Se dal lato della narrazione il film è principalmente una storia d’amore, dal lato della realizzazione tecnica è un omaggio ai più importanti film di fantascienza degli anni ’70. Fra i film che hanno ispirato WALL•E il regista ha dichiarato[2]:

  • Per la creazione del modello del robot WALL-E gli animatori Pixar hanno studiato dei veri robot, dei veri compattatori di immondizia, e dal punto di vista grafico si è avvalsa della tradizione Disney sfruttando i vecchi disegni preparatori di Tomorrowland, la sezione futuristica di Disneyland.
  • Per la personalità del robottino hanno visto e studiato i film muti degli anni ’20. Per tutto il primo atto del film non si sentono altro che i suoni inarticolati emessi da WALL-E, perciò la critica l’ha paragonato a un mimo del cinema muto, quando non allo stesso Charlot di Charlie Chaplin[3][4][5].

  • La scelta di Hello, Dolly!

Il robot WALL-E ha acquistato la sua personalità dopo secoli passati a contatto con l’immondizia lasciata dagli uomini e soprattutto con i loro oggetti ancora recuperabili fra i rifiuti, fra cui una VHS del film Hello, Dolly! grazie alla quale WALL-E scopre l’amore e acquista coscienza della sua solitudine. È con queste premesse che i realizzatori del film hanno sperato che gli spettatori si emozionassero per la storia d’amore fra due robot. Ad accentuare quest’emozione è servito il contrasto con la decadenza dell’umanità, ma soprattutto la canzone romantica presa dal finale di Hello, Dolly!. Il regista ha voluto scegliere della musica che fosse in contrasto con l’aspetto futuristico del film. All’inizio pensò alla musica swing francese degli anni ’30, ma la stessa scelta era alla base del film d’animazione Appuntamento a BellevilleWALL•E. Allora il regista optò per un musical broadwayiano. A colpirlo in Hello, Dolly! (celebre musical del 1969 diretto da Gene Kelly, con Barbra Streisand e Walter Matthau) fu la canzone “Put on your sunday clothes”, interpretata nel film da Michael Crawford. Il testo di questa canzone inizia con le parole “out there” (“là fuori”) ed è sembrato al regista un attacco perfetto per un film ambientato nello spazio. Un’altra canzone catturò l’attenzione del regista: “It only takes a moment”, il tema romantico del film. Mostrando a EVE la scena relativa a questa canzone WALL-E, pur non sapendo parlare, ha la possibilità di dire “ti amo”. Tanto è bastato perché Andrew Stanton confermasse la sua scelta di Hello, Dolly! come fil rouge della sua storia d’amore ambientata nello spazio.

  • Innovazione tecnica

Ogni nuovo film d’animazione Pixar si prefigge di superare nuovi limiti nel campo della tecnica e dell’animazione. WALL•E in questo senso è innovativo in più di un campo.

La prima caratteristica, comune agli altri film Pixar, è l’espressività degli oggetti inanimati, in questo caso robot. I robot del film non sono antropomorfi; in questa forma è più forte l’idea che siano oggetti senz’anima a prendere vita, senza dare per scontate eventuali similitudini col comportamento umano. Senza forma umana e senza poter parlare se non con rumori elettronici questi oggetti riescono comunque a comunicare simpateticamente fra loro, e a comunicare umanità e sensibilità al pubblico. Ciò è possibile perché gli animatori Pixar, diretti per questo film dal capo animatore Angus MacLane, non hanno riservato cura soltanto nella modellazione dei robot, ma anche nella loro espressività, dotandoli di movimenti, tic, e suoni caratteristici che ne definiscono la personalità.

Un’altra caratteristica distintiva dell’innovazione tecnica del film è da accreditare al design del suono. Tale compito è stato affidato a Ben Burtt, premio Oscar per il montaggio del suono di film come Star Wars (suoi sono i suoni del robot R2-D2 e delle spade laser), E.T., i film di Indiana Jones, e altri film di fantascienza. Anche Ben Burtt ha dovuto scontrarsi con il binomio meccanicità-espressività, dovendo creare suoni elettronici riconoscibili ma che allo stesso tempo avessero il calore e la profondità della comunicazione umana. Ogni dialogo “umano” è lasciato a filmati trasmessi in schermi olografici che mostrano cosa sia accaduto in passato al nostro pianeta. Queste scene, per la prima volta in un film Pixar, sono girate dal vivo con comparse in carne ed ossa, e con l’attore Fred Willard nel ruolo di presidente della Buy’N’Large Corporation.

  • Se il look di WALL•E è diverso dai precedenti film Pixar lo si deve alla particolare scelta del regista Andrew Stanton riguardo la fotografia del suo film: le imperfezioni visive caratteristiche dei vecchi film di fantascienza degli anni ’70. A questo scopo il produttore Jim Morris ha chiamato due importanti consulenti: il direttore della fotografia Roger Deakins e Dennis Muren. Entrambi hanno lavorato a fianco degli artisti della Pixar per lunghi periodi.
  • Al design del film hanno collaborato come consulenti anche Jonathan Ive e il suo team, responsabili del design dei celebri prodotti Apple, fra i più recenti l’iPod. Proprio a un iPod assomiglia la robot EVE, di forma ovoidale, bianca, lucida e perfettamente liscia, con un display nero e due led blu come occhi. Il regista Andrew Stanton ha però riscontrato un limite nel lavoro di Jonathan Ive, il quale non ha potuto infondere nel design del film tutta la propria visione del futuro, riservandosela per i progetti in lavorazione presso la Apple[6].

  • Temi trattati

WALL•E è ambientato su un pianeta Terra disabitato. L’umanità l’ha abbandonato 700 anni prima quando l’inquinamento era diventato insostenibile e lo smaltimento dei rifiuti impossibile (uno stuolo di robot-spazzini, i WALL-E, erano chiamati a ripulirlo ma si sono dovuti arrendere). Non si fa difficoltà a riconoscere una similitudine con la situazione attuale del mondo, dove i temi dell’inquinamento, del riscaldamento globale e delle fonti di energia rinnovabili sono all’ordine del giorno (e in Italia lo è anche di più quello dello smaltimento dei rifiuti). La possibilità di riscatto, nel film, è proprio nella presa di coscienza dell’abuso fatto nei confronti della Natura; il giorno remoto in cui essa stessa farà rinascere la vita fra i rifiuti (nel film WALL-E scopre un germoglio verde dentro un frigorifero abbandonato) l’umanità avrà questa possibilità di riscatto.

Le accuse del film, intenzionali o meno, allo stile di vita moderno non si limitano all’inquinamento ma anche al consumismo. Nella previsione distopica velatamente proposta dal film il governo del pianeta finirà nelle mani di una grossa compagnia americana che grazie al potere economico conquisterà anche quello politico. Sarà questa compagnia, la Buy’N’Large, a costruire la gigantesca nave spaziale chiamata Axiom e destinata a ospitare l’umanità in esilio dal proprio invivibile pianeta. In questa astronave viene proposto ai suoi abitanti ogni genere di comodità, tanto che nel corso degli anni i muscoli degli uomini si atrofizzano, le ossa si indeboliscono, fino a rendere le persone obese e incapaci di deambulare autonomamente. Che l’obesità sia una conseguenza di uno stile di vita troppo rilassato e dedito al consumismo è una realtà già adesso accertata, e soprattutto negli Stati Uniti il tema è particolarmente sensibile.

  • Controversie

Il tema dell’obesità è stato recepito in maniera contrastata dal pubblico americano, sin dalle prime proiezioni di prova del film: c’è chi ne esaltava il valore educativo[7] e chi invece riscontrava un messaggio sbagliato nel paragonare le gravità del problema dell’obesità e quello dell’insostenibilità ambientale[8]. A causa delle reazioni a quelle proiezioni di prova il tema dell’obesità nel film è stato completamente rivisto per la versione finale, ma anche in questo caso non ha mancato di sortire disappunto da parte del pubblico affetto da obesità[9].

Un’accusa di plagio è invece arrivata sin da quando fu mostrata la prima immagine del robot WALL-E: a detta di molti commentatori è simile per molti aspetti al robot Numero 5 del film Corto circuito. Tuttavia nessuno dei produttori di questo film ha mosso accuse ufficiali alla Pixar. In un’incontro con gli spettatori al “WonderCon” di San Francisco il regista Andrew Stanton ha dichiarato che non ha intenzionalmente preso spunto da Corto circuito, ma che l’idea di un robot con tali fattezze gli è venuta in mente da piccolo: era allo stadio a guardare una partita con il binocolo, quando si rese conto che muovendolo in su e in giù poteva fargli assumere le espressioni “felice”/”triste”. Da lì venne l’idea di creare un robot con gli occhi simili a un binocolo: tramite questi occhi poteva mostrare una vasta gamma di sentimenti. Il resto delle caratteristiche di design di WALL-E (come i cingoli, simili a quelli di Numero 5) è risultato dalle esigenze del film, non da una diretta ispirazione[10].

  • Pubblicità
  • Per la promozione del film, la Pixar ha prodotto una serie di contenuti inediti destinati al web e alla TV, oltre ai classici teaser e trailer e alle featurettes
    (brevi interviste con i realizzatori, intervallate da scene del film).
  • Viral marketing
  • Per la prima volta la Pixar ha utilizzato strumenti di marketing virale, creando un sito internet reale per la società fittizia Buy’N’Large (adesso non più disponibile). Oltre a presentare alcuni indizi sulla trama del film, il sito è anche un reale negozio online per comprare oggetti con il marchio BNL. La BNL è anche la produttrice di un video apparso nel videogame di Ratatouille in cui descriveva le caratteristiche del robot WALL-E, e di un altro video in cui si introducevano i robot del film.

  • Vignettes

Con il tradizionale spot da mandare in onda durante la finale del Super Bowl, la Pixar ha inaugurato una serie di video (chiamati “vignettes“): il protagonista è WALL-E alle prese con diversi oggetti e situazioni della vita quotidiana. Tutte le scene presentate nelle vignette non sono presenti nel film e sono state realizzate appositamente per la promozione.

Il primo di questi video era introdotto da una scena inedita con i protagonisti del film Toy Story, Woody e Buzz Lightyear (e le loro voci originali, Tom Hanks e Tim Allen). Un’altra vignette è stata trasmessa come spot durante una partita dell’NBA, riguardante proprio WALL-E e una palla da basket.

Questo è l’elenco di tutte le vignette pubblicate (dalle pagine ufficiali del film su YouTube e MySpace):

su YouTube[11]:

  • WALL-E e l’aspirapolvere (durata 60”)
  • WALL-E e la calamita (22”)
  • WALL-E e l’hula-hoop (22”)
  • WALL-E e le cuffie (22”)
  • WALL-E e l’idrante (22”)
  • WALL-E e le palline (22”)
  • WALL-E e la pallacanestro (08”)
  • WALL-E e il calcio (07”)
  • WALL-E e la cinepresa (06”)
  • WALL-E e la break-dance (10”)
  • WALL-E e la TV (06”)
  • WALL-E e il gioco delle tre tazze (38”)
  • altri:
  • WALL-E e il baseball (08”)
  • WALL-E, EVE e il baseball (06”)
  • Colonna Sonora

La colonna sonora di WALL•E è composta da Thomas Newman, che aveva già lavorato col regista Andrew Stanton alle musiche del suo film Alla ricerca di Nemo. In America l’album è stato venduto in una confezione ecologica di cartone, in riferimento al tema ambientalista trattato nel film.

A collaborare con Stanton è stato chiamato Peter Gabriel che non solo ha scritto (insieme a Newman) una canzone originale appositamente per il film, Down to Earth, che si può sentire sui titoli di coda, ma ha collaborato col compositore principale anche a due importanti temi musicali del film, EVE e Define dancing

.

Il brano BNL è il jingle della compagnia Buy’N’Large, ricalcato su quelli della catena americana di supermercati Wal-Mart. Il testo è di Bill Bernstein, music editor della colonna sonora.

  • Tre brani non originali sono presenti nell’album.
  • Nel film sono citati altri brani non originali, non presenti nell’album della colonna sonora.
  • Tracklist dell’album

Attenzione: alcuni dei titoli dei brani anticipano lo svolgimento della storia del film.

# Traccia Durata Autore/i
1 Put on your sunday clothes 1:17 Interpretato da Michael Crawford
2 2815 A.D. 3:28 Thomas Newman
3 WALL-E 2:00 Thomas Newman
4 The spaceship 1:41 Thomas Newman
5 EVE 1:02 Thomas Newman e Peter Gabriel
6 Thrust 0:41 Thomas Newman
7 Bubble wrap 0:50 Thomas Newman
8 La vie en rose 3:24 Interpretato da Louis Armstrong
9 Eye surgery 0:40 Thomas Newman
10 Worry wait 1:19 Thomas Newman
11 First date 1:19 Thomas Newman
12 Eve retrieve 2:19 Thomas Newman
13 The Axiom 2:24 Thomas Newman
14 BNL 0:20 Thomas Newman (musica) e Bill Bernstein (testo)
15 Foreign contaminant 2:06 Thomas Newman
16 Repair ward 2:20 Thomas Newman
17 72 degrees and sunny 3:12 Thomas Newman
18 Typing bot 0:47 Thomas Newman
19 Septuacentennial 0:15 Thomas Newman
# Traccia Durata Autore/i
20 Gopher 0:40 Thomas Newman
21 WALL-E’s pod adventure 1:13 Thomas Newman
22 Define dancing 2:23 Thomas Newman e Peter Gabriel
23 No splashing no diving 0:47 Thomas Newman
24 All that love’s about 0:37 Thomas Newman
25 M-O 0:46 Thomas Newman
26 Directive A-113 2:05 Thomas Newman
27 Mutiny! 1:29 Thomas Newman
28 Fixing WALL-E 2:08 Thomas Newman
29 Rogue robots 2:02 Thomas Newman
30 March of the Gels 0:54 Thomas Newman
31 Tilt 2:00 Thomas Newman
32 The holo-detector 1:07 Thomas Newman
33 Hyperjump 1:04 Thomas Newman
34 Desperate EVE 0:56 Thomas Newman
35 Static 1:43 Thomas Newman
36 It only takes a moment 1:07 Interpretato daMichael Crawford
37 Down to Earth 5:58 Thomas Newman (musica) e Peter Gabriel (musica e testo)
Interpretato daPeter Gabriel
38 Horizon 12.2 1:27 Thomas Newman
  • Durata totale: 67:45
  • Citazioni di altri film Pixar
  • La Pixar ha inserito in WALL•E, come in tutti i suoi film precedenti, citazioni autoreferenziali riferite alle sue precedenti produzioni, ai suoi dipendenti, e ad altro a essa legato.
  • Nota: I seguenti riferimenti sono confrontabili sul materiale promozionale rilasciato a supporto del film, come le note di produzione, i trailer, le immagini promozionali, i video di backstage.
  • In WALL•E presta la voce l’attore John Ratzenberger, che ha sempre avuto un ruolo più o meno rilevante in ogni film Pixar.
  • Una delle missioni del film si chiama “Direttiva A-113”. “A-113” è un codice nascosto in tutti i film Pixar e si riferisce alla classe frequentata da molti animatori Disney e Pixar presso il CalArts (California Institute of the Arts). Anche una delle tracce della colonna sonora si intitola “Directive A-113”.
  • Il film contiene alcuni omaggi alla Apple: il design di EVE è ispirato all’iPod; i suoni di accensione di EVE e WALL-E sono presi dalle versioni più recente e meno recente dei computer Macintosh; la voce di AUTO è realizzata sinteticamente con il software MacinTalk. Il proprietario della Apple è Steve Jobs, che è uno dei fondatori e ex-proprietario della Pixar, nonché produttore esecutivo di Toy Story.
  • In una scena della parte iniziale del film, fra la spazzatura in cui WALL-E fruga, ci sono i coni di sicurezza stradale visti in Toy Story 2 e lo scooter dello chef Skinner, il cattivo del film Ratatouille.
  • Fra gli oggetti collezionati da WALL-E c’è un salvadanaio a forma di maialino, ovvero il personaggio Hamm del film Toy Story.
  • Quando WALL-E costruisce con la spazzatura una statua di EVE, una delle braccia di questa è la lampada del cortometraggio Luxo Junior.
  • Cortometraggi

  • Presto

Per approfondire, vedi la voce Presto (cortometraggio).
  • Insieme al film WALL•E viene proiettato al cinema il cortometraggio originale Presto, sempre prodotto da Walt Disney Pictures e Pixar, storia di un prestigiatore di fin-de-siècle alle prese con un coniglio affamato che gli rovina lo spettacolo (o forse glielo salva?). Il cortometraggio è dichiaratamente ispirato ai cartoon della Warner Bros., di Tom & Jerry, e di Chuck Jones e Tex Avery in particolare.
  • BURN•E

Per approfondire, vedi la voce BURN•E.
  • Questo cortometraggio sarà disponibile nel DVD/Blu-ray Disc di WALL•E. Prende il nome da un robot che si intravede per alcuni secondi nel film, il quale riporta sulla sua scocca proprio la scritta “BURN-E”.
  • Fonti

  • Collegamenti esterni
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