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Little Orphan Annie


Little Orphan Annie e il suo fedele amico Sandy

Little Orphan Annie e il suo fedele amico Sandy

  • Da più di cinquant’anni una orfanella, che si sottrae alla legge della crescita naturale (ha sempre la stessa e immutabile età di una dozzina di anni), sta girovagando per gli Stati Uniti insieme al suo cane Sandy.
  • Ha seminato lungo il suo cammino tante buone azioni che, se fosse una ragazzina reale, probabilmente avrebbe messo ormai insieme un’invidiabile collezione di premi della bontà, di premi della notte di Natale e di simili riconoscimenti. Invece è la protagonista di una lunga serie di fumetti, che ha raccolto molta simpatia tra i lettori del quotidiano Chicago Tribune. Per parecchi di costoro Little Orphan Annie è stata la compagna della loro infanzia, della loro giovinezza, della loro maturità e della loro vecchiaia, accompagnandoli per tutta la vita.
  • Harold Gray

    Harold Gray

  • Il creatore di questa immortale ragazzina, che sa essere tanto petulante quanto altruista, è Harold Gray, un artista che vide la luce a Kankaree, nell’Illinois, il 20 gennaio 1894; aveva frequentato la Purdie University e partecipato come istruttore di reclute alla prima guerra mondiale.
  • Entrò nel fumetto verso il 1920, collaborando con Sidney Smits nella sua striscia dedicata alla famiglia dei Gumps (il nostro Trottolino). Poté in tal modo distinguersi ed essere invitato dal capitano Joseph H. Patterson, fondatore del News Syndicate, a studiare una striscia autonoma. Nacque così l’idea di una orfanella di nome Annie che, secondo i provvidenziali consigli di Patterson (aveva la sana abitudine di imporre ai suoi collaboratori nomi e ricette ben precise per i loro personaggi, così come farà con Milton Caniff per « Terry e i pirati » e come aveva fatto con Chester Gould per « Dick Tracy »), avrebbe dovuto appassionare i lettori, creando di puntata in puntata la necessaria suspense.
  • Cover of Cupples & Leon strip collection (1933)

    Cover of Cupples & Leon strip collection (1933)

  • La storia di Annie prese il via il 5 agosto 1924 sul New York Daily News e immediatamente dopo sul Chicago Tribune, il quotidiano che più di ogni altro contribuirà a farla proseguire instancabilmente al di là del mitico traguardo dei cinquant’anni. In una intervista Harold Gray ha dichiarato che scelse il personaggio di un’orfana perché in tal modo la ragazzina « non avrebbe avuto parenti ingombranti e legami di qualsiasi genere e sarebbe stata libera di andare dove più le piacesse ». Il successo della striscia, che soddisfaceva le aspettative « perbenistiche » del pubblico di un quotidiano, il Chicago Tribune, famoso per le sue posizioni conservatrici, e che al tempo stesso ne stimolava l’attesa da una puntata all’altra con una sapiente dosatura di colpi di scena, fu immediato, tanto che, come riferisce Luciano Secchi nella prefazione ad un volume su Little Orphan Annie pubblicato nel 1974 dall’Editoriale Corno, quando il 27 ottobre 1925 il quotidiano per un solo giorno si permise di non pubblicare la striscia di Gray, un coro di proteste si levò dal pubblico dei lettori attraverso telefonate, lettere e perfino telegrammi. Il giorno dopo il giornale stampò in prima pagina pubbliche scuse per l’omissione, regalando una doppia dose di quadretti.
  • Little Orphan Annie

    Little Orphan Annie

  • « Il pubblico dei fumetti » ha dichiarato Harold Gray « con il tempo si stanca delle battute e delle trovate umoristiche. I lettori vogliono che le strips abbiano suspense e romanticismo e che sappiano entusiasmare. Ed è ciò che io cerco di dare al pubblico con la mia orfanella. » Suspense, romanticismo, umorismo e senso del racconto non sono infatti mancati in tutti questi anni ad Annie, riconoscibilissima e indimenticabile, perché, come il suo cane e come la quasi totalità dei personaggi delle sue storie, ha gli occhi disegnati con un semplice ovale, privo di ciglia e di pupille (un vezzo del suo creatore!). La sua vicenda personale, piena di buoni e di cattivi, e sempre ai margini del thrilling, si mescolò con i più importanti avvenimenti statunitensi degli anni venti, trenta e quaranta.
  • In piena depressione economica, Annie diede il buon esempio industriandosi a vendere giornali agli angoli delle strade, aprendo un piccolo negozio,in un quartiere operaio e sostenendo, come i politicians conservatori andavano predicando, che chi ha voglia di lavorare trova un posto e chi vuole vivere nell’ozio e alle spalle degli altri rimane disoccupato.
    In this posed publicity photo for radio's Little Orphan Annie, Joe Corntassel (Allan Baruck) watches as Annie (Shirley Bell) embraces her dog Sandy.

    In this posed publicity photo for radio’s Little Orphan Annie, Joe Corntassel (Allan Baruck) watches as Annie (Shirley Bell) embraces her dog Sandy.

  • Annie dimostra sempre una notevole simpatia per la gente che abita e lavora in campagna, difende la funzione delle banche nell’economia americana, critica l’opera dei sindacati operai, difende la polizia, ha un profondo rispetto per i professionisti (in particolar modo per i medici) e quando ci sono le elezioni incita tutti a votare e sostiene a spada tratta la bontà dell’iniziativa privata contro qualsiasi inquinamento di tipo socialista. Intanto vive le sue avventure di orfanella « senza famiglia », percorrendo gli Stati Uniti da un capo all’altro, vivendo esperienze di ogni genere, risolvendo positivamente problemi drammatici, sempre guidata dalla sua voglia di lavorare, dalla sua bontà, dal suo buon senso e da un inguaribile ottimismo.

    Little Orphan  Annie

    Little Orphan Annie

  • Il compagno fisso delle sue avventure è il cane Sandy, al quale confida tutti i suoi ragionamenti di cittadina modello. Tra mille avventure (per molti mesi farà anche la controfigura in un film ottenendo un successo personale) passa da un luogo all’altro e ogni volta pare essere sul punto di accasarsi in una famiglia, ma alla fine se ne torna a fare l’autostop o a camminare sulle lunghe strade americane, vestita con un berretto da camionista, con pantaloni da uomo rabberciati e con un paio di scarpe sfondate. Ha un padre adottivo, un ricchissimo magnate dell’industria degli armamenti, Oliver Warbucks, presso il quale torna ogni tanto, e che lei chiama « Daddy » e, in ogni posto dove si installa, trova il modo di curare amorevolmente bambini abbandonati facendo loro da mamma.
  • Pochi mesi prima di morire Gray, che era divenuto ricco e si era ritirato a lavorare in California, dichiarò: « Annie continuerà a propagare l’idea che la vita è una battaglia e che la vittoria arride soltanto ai più puri e ai più coraggiosi. Probabilmente Annie non raggiungerà mai una vittoria completa, ma vi andrà spesso vicino ». Il 9 maggio 1968 Harold Gray morì e il suo posto venne preso da Philip Blaisdell che ha continuato con successo la striscia.
  • E’ difficile dire quando il ciclo di Annie si concluderà; è tanto famosa negli Stati Uniti che due riviste importanti come Mad e Playboy le hanno rifatto il verso; la prima con dei fumetti dedicati ad una certa « Little Orphan Melvin » (una ragazza sensuale che si fa mantenere dagli uomini, lontana mille miglia dalla « discreta Annie ») e la seconda con le vicende a colori di « Little Annie Fanny », una ragazzona tutta pepe e spesso nuda che, tra le tante cose, si è anche battuta per l’abolizione della schiavitù del reggiseno. Che ne direbbe l’equilibrata, giudiziosa e asessuata orfanella di Harold Gray?
  • Little Annie Fanny

    Little Annie Fanny

  • Scheda sul personaggio da Wikipedia
  • Little Orphan Annie è una striscia di fumetti americana creata da Harold Gray (1894-1968), che prese vita il 5 agosto 1924 in una edizione speciale del New York Daily News. Il titolo fu ispirato dal poema di James Whitcomb Riley dal titolo Little Orphant Annie, che inizia così:

    Little Orphant Annie’s come to our house to stay,
    An’ wash the cups an’ saucers up, an’ brush the crumbs away,
    An’ shoo the chickens off the porch, an’ dust the hearth, an’ sweep,
    An’ make the fire, an’ bake the bread, an’ earn her board-an’-keep;
    An’ all us other childern, when the supper-things is done,
    We set around the kitchen fire an’ has the mostest fun
    A-list’nin’ to the witch-tales ‘at Annie tells about,
    An’ the Gobble-uns ‘at gits you
    Ef you
    Don’t
    Watch
    Out!

  • First Little Orphan Annie Sunday page (November 2, 1924)

    First Little Orphan Annie Sunday page (November 2, 1924)

    Otto anni dopo la morte di Riley, Harold Gray creò la striscia “Little Orphan Otto” (1924). Harold sottopose a Patterson, direttore del Chicago Tribune Syndicate, la strip di un bambino, ma a quel tempo vi erano molte strisce con un bambino come protagonista, per cui l’idea non era originale. Ad ogni modo a Patterson il disegno piacque e trasformò il titolo in Little Orphan Annie, variazione approvata dall’autore. Il 27 ottobre 1925 il Chicago Tribune omise nelle sue edizioni la strip di Annie , ma la redazione fu assediata da telefonate e lettere di protesta dal pubblico, così che il quotidiano dovette subito pubblicare un pezzo di scusa e due strisce di Annie.

    Dopo la morte di Harold Gray, il personaggio fu continuato da Philip Blaisdell, che rifece il verso con fedeltà al precedente autore e mantenne l’approvazione del pubblico.

    Little Orphan Annie rimane ancora oggi un personaggio di successo negli Stati Uniti, mentre in Italia non ha mai riscosso una grande approvazione. Sono state solamente pubblicate due raccolte di strisce di Harold Gray e di Leonard Starr, edite dall’Editoriale Corno, non più esistente, della serie Eureka Pocket.

    Leonard Starr's Little Orphan Annie

    Leonard Starr‘s Little Orphan Annie

  • Trama
  • Annie è un’orfanella sui 10-12 anni presa in simpatia dal “papà” Oliver Warbucks , un tipico capitalista di ricchezza e influenza quasi illimitate. Con il suo braccio destro e servitore Punjab (un misterioso nativo dell’India che fa la sua apparizione nel 1935) e Asp (un generico asiatico dell’Est che compare nel 1937), Warbucks combatte gli intrighi internazionali e i complotti senza fine per rapire o nuocere ad Annie. La striscia esalta l’etica affaristica americana, sebbene gli uomini d’affari corrotti sono descritti come furfanti. I ricchi sono sempre buoni, mentre i catttivi sono sempre di estrazione sociale inferiore, secondo la morale conservatrice di quell’epoca. Warbucks più volte sembra morire per mano dei suoi nemici, lasciando Annie a difendersi da sola, fino a che non ricompare di nuovo. Una volta l’autore ha fatto morire Warbucks durante la protesta contro la nuova politica economica liberale, per poi riportarlo in vita alla morte del Presidente Franklin Delano Roosevelt.Caratteristiche Le caratteristiche fisiche principali di Annie sono i capelli ricci, arruffati e rossi e gli occhi privi di pupille, come tutti i personaggi della striscia, che regalano un certo fascino angoscioso al disegno. Annie non si separa mai dal suo cane Sandy, che risponde alle sue confidenze con un “Arf!”.
  • links
  • GoComics: Current Annie strip
  • Don Markstein’s Toonopedia
  • Little Orphan Annie
  • Orphan Annie pinbacks
  • Annie nel 2000

    Una delle ultime edizioni di Annie

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