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Walter Molino

29 settembre 2008

Walter Molino (Reggio Emilia5 novembre 1915 – Milano8 dicembre 1997) è stato un illustratore italiano.

Walter Molino, ritratto fotografico di Joe Zattere, 1994

Walter Molino, ritratto fotografico di Joe Zattere, 1994

Cenni biografici
Walter Molino, quando la famiglia si trasferisce a Milano, quindicenne pubblica i primi schizzi sul giornale Libro e moschetto; notato da Benito Mussolini, viene chiamato per realizzare vignette satiriche sul quotidiano Il Popolo d’Italia, organo del Partito nazionale fascista.
Nel 1935, esordisce sui settimanali popolari della Casa Editrice Universo di proprietà dei fratelli Domenico Del Duca e Cino Del Duca: Il Monello, Intrepido e Giovinetto.
Nel 1937, collabora al periodico Argentovivo! dell’editore Enrico De Seta, disegnando vari fumetti, iniziando con Dove svolazza il farfallelefante.
Contribuisce a Bertoldo (1936/1943) e a Marc’Aurelio (1931/1973), entrambi giornali satirici nei quali si distingue per le figure di donnine particolarmente provocanti.

Celebri le donnine di Molino per Bertoldo (1936), Marc'Aurelio, Gong ed altri vari rotocalchi umoristici italiani

Celebri le donnine di Molino per Bertoldo (1936), Marc'Aurelio, Gong ed altri vari rotocalchi umoristici italiani

Alla fine degli anni Trenta si dedica molto al fumetto avventuroso. Disegna Virus, il mago della foresta morta (testo di Federico Pedrocchi), fumetto di fantascienza pubblicato su L’Audace. In seguito, crea graficamente Capitan l’Audace (sempre scritto da Pedrocchi), Maschera Bianca, La compagnia dei sette e prosegue il Kit Carson di Rino Albertarelli.

Alcuni dei fumetti realizzati a pennino e china, fra cui Kid Carson e Virus, 1939, entrambi su testi di Federico Pedrocchi

Alcuni dei fumetti realizzati a pennino e china, fra cui Kit Carson e Virus, 1939, entrambi su testi di Federico Pedrocchi

Altri suoi fumetti, Luciano Serra pilota, Zorro della metropoli (soggetto di Cesare Zavattini), La compagnia dei sette e Virus, il Polo V.

Molino collabora con Mondadori e per la testata Paperino illustra Zorro della Metropoli (1937), di cui è protagonista un giovane che si traveste da giustiziere mascherato per combattere Alfa, mentre per l’Almanacco Topolino disegna La Compagnia dei Sette (1938). Entrambe le serie sono scritte dallo sceneggiatore cinematografico Cesare Zavattini

Molino collabora con Mondadori e per la testata Paperino illustra Zorro della Metropoli (1937), di cui è protagonista un giovane che si traveste da giustiziere mascherato per combattere Alfa, mentre per l’Almanacco Topolino disegna La Compagnia dei Sette (1938). Entrambe le serie sono scritte dallo sceneggiatore cinematografico Cesare Zavattini

Sempre per Mondadori, Molino disegna Luciano Serra pilota (1939), quest’ultimo tratto dal film con Amedeo Nazzari

Sempre per Mondadori, Molino disegna Luciano Serra pilota (1939), quest’ultimo tratto dal film con Amedeo Nazzari

Dal gennaiol 1941, sostituisce il pittore Achille Beltrame nella realizzazione delle copertine del rotocalco Domenica del Corriere, andando avanti per trent’anni. Fra le più celebri, quella sulla nascita della televisione (1954), de campione ciclista Fausto Coppi (1960), i russi nello spazio (1965).

Nel 1941 Achille Beltrame propone Walter Molino quale suo successore per le copertine della Domenica del Corriere, incarico che manterrà per 25 anni. Sopra, una delle sue tante illustrazioni

Nel 1941 Achille Beltrame propone Walter Molino quale suo successore per le copertine della Domenica del Corriere, incarico che manterrà per 25 anni. Sopra, una delle sue tante illustrazioni

Una copertina di Walter Molino del 1956

Una copertina di Walter Molino del 1956

Copertina del novembre 1958 quando Giovanni XXIII diventa papa

Copertina del novembre 1958 quando Giovanni XXIII diventa papa

Copertina in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960

Copertina in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960

Nello stesso anno, inizia pure l’umoristico Pin Focoso per il Corriere dei Piccoli.
Nel 1942, illustra le copertine e gli interni de Il romanzo mensile.
Nel 1945, collabora col giornale umoristico-politico Candido di Giovannino Guareschi.
Dal 1946, per il settimanale Grand Hôtel (di cui crea anche il mitico logo della testata), realizza copertine e romanzi sentimentali a fumetti – talvolta firmandosi J.W. Symes – con tecnica ‘mezzatinta’ (acquerello e/o china diluita, poi nel caso stendere il colore su una pellicola trasparente).

Molino, nel 1946 disegna il logo di Grand Hôtel, edito dai Fratelli Del Duca, e inizia a illustrare le copertine del settimanale, oltre che quelle del mensile I Romanzi di Grand Hôtel

Molino, nel 1946 disegna il logo di Grand Hôtel, edito dai Fratelli Del Duca, e inizia a illustrare le copertine del settimanale, oltre che quelle del mensile I Romanzi di Grand Hôtel

Una delle migliaia di tavole a mezzatinta (china diluita) realizzate per le storie sentimentali di Grand Hôtel

Una delle migliaia di tavole a mezzatinta realizzate per le storie sentimentali di Grand Hôtel

Usanza dell’epoca, quella di dare il volto dei divi hollywoodiani ai personaggi, da Clark Gable a Paul Newman; ma Molino riproduce tra gli altri anche le sembianze di Vittorio Gassman e Virna Lisi.

Dal 1946 al 1949, Molino collabora con il settimanale Salgari, per il quale disegna alcune riduzioni di romanzi western fra cui La Scotennatrice

Dal 1946 al 1949, Molino collabora con il settimanale Salgari, per il quale disegna alcune riduzioni di romanzi western fra cui La Scotennatrice

Altri illustratori e copertinisti del periodo sono Giulio Bertoletti, Aldo Torchio, Alvaro Mairani, Gino Pallotti e il fratello di Walter, Sergio Molino.
Notevole la sua galleria caricaturale di divi della televisione e del cinema, opere raccolte in volume e premiate nel 1967 al Salone dell’umorismo a Bordighera.

Alcune delle celebri caricature di personaggi schizzate a pennino, Eduardo e Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Totò

Alcune delle celebri caricature di personaggi schizzate a pennino, Eduardo e Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Totò

Vasta l’attività di Molino come pittore, quotato in tutta Europa. Tra i suoi quadri noti, “Pulcinella, Arlecchino e Colombella”, incisione su cera del 1986.

Due tempere per una serie di inserti de Il Monello con storie di Ghibli e Rahan

Una delle tante copertine del settimanale Il Monello realizzate da Molino negli anni Settanta

Due tempere per una serie di inserti de Il Monello con storie di Ghibli e Rahan

Tempere per due inserti de Il Monello con storie di Ghibli e Rahan

Nel 1995, la galleria milanese Agrifoglio ne espone le opere nella mostra Walter Molino tra cronaca e arte, curata da Isabella Montuoro, Robi Ronza e catalogo allestito con la supervisione di Graziano Origa.

Catalogo per la mostra 60 Anni tra Cronaca e Arte, Galleria Agrifoglio, Milano, 1995

Catalogo per la mostra 60 Anni tra Cronaca e Arte, Galleria Agrifoglio, Milano, 1995

Nel 2004, Lo Scarabeo di Torino edita Quando la tv era in bianco e nero, libro con caricature.
L’artista sposa Nerina Morra nel 1940, dalla cui avrà due figli, Marina (caricaturista) e Pippo (musicista-compositore).

Catalogo ufficiale delle mostre itineranti dell'artista riminese

Catalogo ufficiale delle mostre itineranti dell'artista riminese

Indro Montanelli: «Walter Molino ha un talento scandaloso nel riconoscere, e quindi nel tradurre in segno nella carta, le caratteristiche del volto che fanno la personalità di ciascuno». Giovanni Mosca: «Walter è per me legato al ricordo del Bertoldo, il settimanale dei giovani non rassegnati al conformismo». Marcello Marchesi: «Molino trasforma la realtà in poesia, rispettandola». Oreste del Buono: «Quadri di fatti e misfatti, di povera gente o somme autorità, colte in momenti significativi, senza adulazione, ma senza neppure denigrazione, con affettuosa comprensione e leale pietà».
Fonti
Fumetti d’Italia [1]

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  1. giancarlo permalink
    6 Maggio 2011 9:37 AM

    Sito utilissimo, grazie

    Posseggo delle opere di walter molino, per avere delle quotazioni dove devo cercare?

    distinti saluti

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